ATARI 8-bit computers Italia

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nel sito in lingua italiana di riferimento per i computer Atari a 8 bit, prodotti dal 1979 al 1992: Atari 400, 800, 1200XL, 600XL, 800XL, 65XE, 130XE, 800XE e XEGS.
Si tratta di computer longevi e che hanno avuto un grande successo (a tratti leader del mercato nel periodo 1980-1982, in totale ne sono stati venduti almeno cinque milioni).
In Italia invece non furono altrettanto popolari, essendo stati commercializzati con due anni di ritardo e a quel punto dovendo affrontare la concorrenza dei meno costosi ZX81, VIC-20 e TI-99/4A prima e di ZX Spectrum e C64 poi. Solo a partire da metà 1984 con la serie XL (il cui prezzo fu ridotto a fine anno) e metà 1985 con il 130XE i prezzi saranno competitivi ma ormai era tardi.

Atari 800, 1979

Atari 800XL, 1983

Atari 130XE, 1985

Atari XE Gaming System, 1987

Nel 1979, al momento del lancio dei modelli 400 e 800, le loro caratteristiche tecniche erano all'avanguardia, soprattutto in campo grafico e sonoro, grazie alla presenza di tre chip che supportavano il microprocessore MOS 6502 a 1.79 MHz.
Questo tipo di architettura sarà successivamente impiegato nel Commodore Amiga di Jay Miner, che non solo fu il leader del progetto dei computer Atari ma partecipò direttamente allo sviluppo dei loro chip grafici (e in precedenza creò quello della console Atari VCS).
Erano disponibili 128 colori (saliti a 256 nel 1981) mentre i concorrenti erano monocromatici o ne avevano pochissimi (l'ottimo C64, di quasi tre anni successivo, ha una palette di 16 colori), c'erano varie modalità testuali e grafiche (con overscan orizzontale e verticale, caratteristica anche questa che fece le fortune dell'Amiga in campo video) e per la prima volta in un home computer (contemporaneamente al Texas Instruments TI-99/4) vengono introdotti gli sprite, evoluzione di quelli della console Atari VCS.
L'audio a quattro canali generava suoni di qualità non molto inferiore rispetto a quella delle tre voci del più recente chip SID del C64.
Anche esteticamente sono macchine degne di nota: la serie 400/800 ha un design robusto che ricorda quello delle macchine da scrivere, la serie XL ha un look molto raffinato e le linee oblique della serie XE sono inconfondibili.
Lo scopo di questo spazio è quello di fornire informazioni in italiano riguardanti questi computer del passato che tuttora vivono grazie a tantissimi appassionati che continuano a usarli, programmarli, a produrre periferiche e a collezionarli.
Nelle pagine Biblioteca e Programmi condivido il materiale cartaceo e il software in lingua italiana che da anni raccolgo al fine di preservarlo per il futuro, le pagine dei Consigli sono ricche di informazioni utili per chi vuole dilettarsi con l'hardware originale oppure con l'emulazione.
Per questi computer ancora oggi viene prodotto hardware e programmato software come ad esempio Albert, Atari Blast!, Bosconian, Crownland, Dimo's Quest, Final Assault, FloB, Last Squadron, onEscape, Pang, Prince of Persia, RGB, Space Harrier, Stunt Car Racer, Yoomp!.
Un altro gioco degno di menzione è Space Taxi, conversione del famoso gioco per C64, presentato da Andrea Cucchetto nel 2023, con la benedizione di John Kutcher, autore dell'originale.
Notevole il progetto di sistema operativo grafico multitasking GOS.
In questo video potete apprezzare una mia conversione della sigla di Goldrake visualizzata a 50 fotogrammi al secondo con audio digitalizzato e 128 colori.
Nel thread che ho iniziato nel forum di AtariAge nel 2012 ci sono migliaia di belle immagini che sfruttano la palette di 128 colori; non male per computer del lontano 1979...
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